Che cos’è una rivoluzione industriale
L’innovazione tecnologica e i progetti che la riguardano possono avere effetti così importanti sull’economia, sulla società e sulla cultura da influenzare pesantemente le abitudini e lo stile di vita di un determinato periodo storico. In questi casi ci si trova di fronte a un fenomeno che viene chiamato rivoluzione industriale. Nella storia dell’umanità ci sono stati quattro periodi chiamati in questo modo. Possono essere considerati un terreno comune a più discipline e dare vita a un racconto a più voci che ruota intorno a un concetto ricco e trasversale che proveremo a mettere al centro della nostra mappa: il progresso.

La prima rivoluzione industriale
A partire dalla metà del XVIII secolo, l’introduzione di macchinari e l’applicazione di importanti scoperte hanno avviato processi che hanno reso il mondo decisamente diverso da prima. Il sistema su cui si fondavano le principali economie mondiali basato su agricoltura, artigianato e commercio viene profondamente trasformato dall’introduzione di tecnologie basate sull’impiego di macchine mosse con la forza del vapore: il potenziamento di infrastrutture come la ferrovia e del traffico navale segna una forte riduzione dei tempi per il collegamento tra città e Stati; il lavoro manuale di contadini e minatori viene integrato con strumenti meccanici per lavorare i campi o estrarre l’acqua dalle miniere; ciò aumenta la produttività e riduce la fatica dei lavoratori.
Questi cambiamenti crearono i presupposti per definire un’idea di progresso fortemente improntata allo sfruttamento intensivo delle risorse del Pianeta.

Treno a vapore con un carico di canna da zucchero. Foto: Orenstein & Koppel (O&K)
La seconda rivoluzione industriale
Intorno al 1870, la società e il mondo del lavoro sono nuovamente travolti da importanti cambiamenti; in particolare, si passa dalla macchina a vapore al motore elettrico. L’elettricità diventa una fonte di energia importantissima per tutti i settori industriali, ma non solo: nelle città arriva finalmente la luce artificiale, che ben presto si diffonde in tutte le case insieme agli altri servizi di base. L’industria chimica fa enormi passi in avanti e il petrolio sostituisce rapidamente il carbone come combustibile. I trasporti sono rivoluzionati dall’arrivo dell’automobile e del trasporto su strada, che cambiano radicalmente il modo di muovere merci e persone.
Le città vengono trasformate profondamente da tutte queste novità. Molte persone, infatti, vi si trasferiscono dalle campagne per trovare lavoro nelle fabbriche, i vecchi centri storici vengono rimaneggiati e ampliati per permettere ai nuovi cittadini di vivere decorosamente. Anche le strade vengono adeguate ad accogliere i nuovi mezzi di trasporto a motore. Questo periodo storico contribuisce a legare l’idea di progresso con quella della trasformazione urbana, ma soprattutto del consumo di energia: la città è il luogo in cui si celebra la modernità. In arte si afferma il fenomeno delle Avanguardie, la scienza è al servizio di una società sempre più energivora.

Los Angeles nel 1920. Foto: Underwood & Underwood
La terza rivoluzione industriale
A partire dalla seconda metà del Novecento, il settore dell’elettronica rivoluziona nuovamente il modo di vivere e di lavorare. Gli esseri umani sviluppano tecnologie che consentono addirittura di viaggiare nello spazio. Non solo: l’introduzione di innumerevoli apparecchiature elettroniche rende ancora più sofisticato l’apporto delle macchine nei sistemi produttivi e cambia ancora le nostre abitudini. I cosiddetti elettrodomestici hanno un impatto incredibile sullo stile di vita delle persone, moltiplicano il tempo libero, facilitano la cura della casa e aprono nuove opportunità specialmente nel campo delle telecomunicazioni.
Radio, televisione e telefono riducono ancora una volta le distanze tra città e città e tra Stato e Stato senza spostare merci e persone, ma semplicemente notizie, musica, immagini statiche e in movimento, informazioni. L’arrivo sulla scena del personal computer e di Internet hanno poi ridotto ulteriormente queste distanze: nasce il fenomeno della globalizzazione. L’idea del progresso si lega indissolubilmente alla velocità nel comunicare e all’accessibilità delle informazioni: nasce la consapevolezza dei limiti delle risorse del Pianeta e sembra sempre più necessario riflettere su modalità diverse di intendere la crescita.

Uno dei primi Macintosh prodotti da Apple. Foto: Audio und werbung / Shutterstock
La quarta rivoluzione industriale
Anche oggi stiamo assistendo a un’importante trasformazione che riguarda i nostri modi di lavorare e vivere. Quest’ultima rivoluzione è relativa a tutti i cambiamenti che sono stati causati dall’introduzione dell’uso di Internet e di dispositivi in grado di interagire con esso nella vita quotidiana e nelle realtà industriali. Iniziano nuovi processi di automazione basati su nuove forme di creatività: si sviluppano robot, si comincia a mettere all’opera l’intelligenza artificiale ed è ormai reale la possibilità di scambiare rapidamente grandi moli di dati.
Tutto ciò sembra mettere la società in una nuova e affascinante prospettiva: che cos’è il progresso oggi? Su cosa si basa il progetto di futuro che immaginiamo per le generazioni che verranno? Nasce una nuova idea di sostenibilità, contenuta in importanti documenti come l’Agenda 2030.
Foto cover: Liu zishan/ Shutterstock