Reti che danno forma al mondo
La mappa che vi propongo oggi è dedicata alla parola infrastruttura. Si tratta di un’idea interessante che, messa al centro di un percorso argomentativo, consente di costruire collegamenti ricchi e articolati. Partendo dall’aspetto geografico, le infrastrutture possono essere certamente intese in senso ampio come grandi manufatti che servono a mettere in movimento le diverse risorse del territorio.
Grazie a loro, il mondo può davvero ritenersi sempre più un grande villaggio globale: un sistema interconnesso che genera opportunità di sviluppo anche grazie alla possibilità di disporre in modo diffuso di servizi, beni e capitali che non sono accessibili allo stesso modo su tutti i diversi territori.
Le infrastrutture sono spesso oggetti grandi: proprio per questo possono avere un forte impatto sull’ambiente circostante. Possiamo dire che la loro presenza contribuisce in modo davvero forte a dare struttura al territorio, organizzando le attività e le esigenze umane. Le infrastrutture possono essere puntuali o organizzate in reti e proprio questa natura reticolare consente di attivare il primo collegamento della mappa: quello con la tecnologia, attraverso il concetto di media.
I mass media
I giornali, il cinema, la radio e la televisione sono mezzi o canali di comunicazione basati sull’idea di trasmettere informazioni a molti attraverso lo sfruttamento di infrastrutture apposite: proprio per questo li si definisce di massa (mass media), anche se all’inizio della loro diffusione si era ben lontani dal raggiungere un pubblico ampio. Giornali, radio e televisione hanno infatti avuto quasi tutti in principio una diffusione locale e solo in seguito la loro sfera di influenza si è allargata grazie al fatto che la popolazione ha dato loro consenso.
In particolare, i mass media sono caratterizzati dalla trasmissione delle informazioni in un’unica direzione, dall’alto al basso o da uno a molti: in questo caso si parla di comunicazione unidirezionale. I media tradizionali hanno vicende ricche e interessanti che possono risultare utili a costruire collegamenti con fatti o avvenimenti storici legati alla terza e alla quarta rivoluzione industriale.
Per esempio, l’avvento di internet, intorno alla metà degli anni Novanta del secolo scorso, ha sensibilmente mutato il nostro modo di vivere e intendere i media: concepire la comunicazione come un fenomeno globale, aperto a tutti e interattivo ha trasformato radicalmente il modo di fare informazione. Internet è facilmente accessibile e ciò rende molto complesso, anche se non impossibile, ogni tentativo di filtrare ciò che viene pubblicato dagli utenti: ha quindi davvero reso più libero da costrizioni il mondo dell’informazione?
Sicuramente ha dato un grande contributo, ma ha anche causato nuovi squilibri: chi è escluso dalla possibilità di connettersi in rete, o è soggetto a forme di controllo e censura come avviene in alcuni Stati, perde l’opportunità di esprimersi come gli altri e di accedere alle informazioni in eguale misura. Questa barriera fra chi è connesso e chi non lo è viene chiamata digital divide ed esprime differenze in campo sociale ed economico. Anche in questo caso il problema è la disponibilità di una risorsa importante, che dovrebbe diventare più accessibile e meglio gestita per prevenirne usi sbagliati e nocivi.
Comunicare in modo veloce
Con le telecomunicazioni i media abbandonano il supporto fisico (disco, CD, carta stampata, ecc.) per smaterializzarsi nei circuiti di un dispositivo ed essere trasmessi attraverso l’aria per mezzo di un’antenna. A questa rivoluzione dei nuovi media si sono aggiunti, nel corso degli anni, internet e il passaggio dall’analogico al digitale, che hanno reso ancora più veloce il processo di comunicazione, passando dalla trasmissione di segnali a quella di dati.
Grazie a internet, una grande mole di informazioni è stata smaterializzata perdendo la necessità di avere un supporto fisico. I principali mezzi di comunicazione hanno iniziato a incrociarsi gli uni con gli altri, dando vita a nuove modalità di trasmissione dell’informazione, del sapere e della cultura. Grazie alle connessioni tramite fibre ottiche e a quelle dei cellulari di ultima generazione, il traffico dati è aumentato e consente di trasferire informazioni di ogni genere a grande velocità.
Sembra così materializzarsi uno degli scenari evocati da Calvino nelle sue Lezioni Americane: in particolar modo, in quella dedicata alla Rapidità. Oggi è possibile accedere direttamente dalla rete a notizie giornalistiche, a programmi televisivi e radio semplicemente utilizzando un computer, uno smartphone o un tablet. Potrà essere certamente interessante a questo proposito approfondire con l’insegnante di Scienze Motorie l’ambito delle trasformazioni del giornalismo sportivo o, con quello di Musica, i mutamenti contemporanei del mercato discografico.
Infine, la dissertazione potrebbe approfondire il discorso sul contributo della rete e del digitale alla nascita di nuove forme di creatività artistica. Aspetto curioso da far emergere è certamente quello che coinvolge il tema dell’autenticità: come è possibile certificare la firma e la dimensione autoriale di un artista, in una realtà liquida come quella del web? Si sono predisposti certificati di autenticità che vengono utilizzati per garantire la proprietà e l’unicità di oggetti virtuali, come opere d’arte digitali o tracce musicali chiamati NFT (Non-fungible token). Tecnologia. Arte e Musica si intrecciano per concludere la prova orale con uno sguardo al futuro.
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