Le proiezioni ortogonali non sono sufficienti a descrivere in modo completo ed efficace un progetto. Serve qualcosa di più: immagini che a colpo d’occhio sappiano mostrare come realmente apparirebbe l’oggetto o l’edificio se venissero realizzati per davvero.
Grazie al disegno tecnico è quindi possibile vedere il futuro… o meglio, sicuramente cercare di immaginarlo in modo più concreto. I ragazzi vengono immediatamente stimolati da questa suggestione e sono soliti apprezzare molto il disegno in assonometria, che risulta essere piuttosto intuitivo e stimolante.
Partendo dai piani fondamentali del triedro che hanno imparato a conoscere attraverso le proiezioni ortogonali possono infatti ricavare viste e ricostruzioni tridimensionali complete di semplici oggetti. Realizzare un disegno di questo genere è molto gratificante non solo perché consente di vedere rapidamente il risultato del proprio lavoro, ma anche perché, sul piano metacognitivo, mostra agli allievi con grande evidenza un vero e proprio punto di arrivo del percorso formativo del disegno tecnico: imparare a vedere e rappresentare in tre dimensioni.
Disegnare per la prima volta una semplice assonometria mette tutto nella giusta cornice e restituisce il senso del cammino intrapreso: dal saper riconoscere e riprodurre figure piane e solide, alla sofisticata tecnica di osservazione delle proiezioni ortogonali tutto si tiene insieme. Far riflettere gli allievi su questo aspetto conferisce padronanza e consapevolezza delle competenze maturate nel corso del triennio.
Il video è tratto dal corso di Tecnologia per la Scuola secondaria di primo grado UPgrade. Tecnologia al futuro.
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