Il lavoro, la sua storia, i diversi settori e le modalità che ne caratterizzano l’organizzazione sono da sempre protagonisti della progettazione didattica della Tecnologia. Il dibattito sulla cosiddetta “fase 2” dell’emergenza legata alla diffusione del Covid 19 sta però mettendo al centro una questione importantissima e spesso trascurata che può fornire interessanti spunti se discussa con i propri allievi: il diritto a lavorare senza mettere a repentaglio la propria salute.
Oggi più che mai è evidente che il tema della nuova partenza delle attività economiche incroci quello della protezione dei lavoratori dal contagio e come in ogni attività sia opportuno tenere comportamenti e avere accorgimenti particolari per difendere la propria salute. I cosiddetti dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, visiere…) sono diventati simbolo di prevenzione del rischio: una riflessione su di essi e sulla loro utilità potrà servire ad affrontare il tema della sicurezza negli ambienti di lavoro in generale per poi individuare aspetti specifici riguardanti singoli settori.
Ad esempio quello dell’edilizia, ancora oggi purtroppo nell’occhio del ciclone per quanto riguarda morti e incidenti sul lavoro. Un cantiere non è un luogo sicuro: spesso si lavora a grandi altezze e in posizioni molto scomode. Inoltre, all’interno del recinto si muovono mezzi e carichi davvero molto pesanti. Gli strumenti utilizzati sono spesso taglienti o molto pericolosi. Oltre alle necessarie opere previsionali, il responsabile della sicurezza di un cantiere dovrà accertarsi che i suoi operai abbiano le giuste protezioni da eventuali infortuni.

“L’abito non fa il monaco” ma… per compiere ciascun lavoro è necessario indossare un abbigliamento e attrezzature idonee per essere più efficienti e soprattutto per non farsi male. Quali sono le attrezzature più corrette?

Prima di tutto occhio all’equilibrio… e alla testa! Le cadute e gli urti sono una delle principali cause di incidenti sul lavoro. È fondamentale avere strumenti che garantiscano un buon ancoraggio e un elmetto a protezione della testa, specialmente quando si lavora su ponteggi, tetti o comunque ad altezze molto elevate.

Proteggere le mani: sono sicuramente le estremità più esposte agli incidenti… Le usiamo sempre! I guanti protettivi aiutano a salvaguardarne l’integrità anche nei lavori più pesanti.

Proteggere i piedi: sono il nostro punto di appoggio. È fondamentale ripararli dagli urti e proteggerli da possibili schiacciamenti utilizzando apposite protezioni metalliche da inserire nelle scarpe.

Proteggere le orecchie: anche i nostri timpani possono essere esposti a pericoli in alcune situazioni lavorative. Per esempio quando si fa uso di strumenti per le demolizioni edilizie. Per proteggersi è necessario indossare cuffie antirumore.

Proteggere gli occhi: sono organi davvero molto delicati. Specialmente quando si ha a che fare con bagliori particolarmente intensi. Durante le operazioni di saldatura è obbligatorio indossare maschere protettive per evitare danni anche molto gravi alla vista.

Proteggere le vie respiratorie: quando si lavora in ambienti particolarmente polverosi o a stretto contatto con sostanze chimiche che possono emettere esalazioni nocive è opportuno utilizzare maschere protettive che funzionano da filtro e difendono da patologie delle vie aeree.
Riflettiamo con i ragazzi specialmente sul fatto che tutte queste attrezzature e in generale tutti i dispositivi di protezione sono inutili se non accompagnati da un comportamento consapevole e responsabile. In cantiere, come in ogni altra attività e certamente anche in questa lenta fase di ritorno alla normalità che stiamo per affrontare.