Osservare dall’alto un paesaggio agricolo è un’esperienza davvero molto interessante perché permette di riflettere sui grandi cambiamenti che l’evoluzione delle tecniche agricole ha portato sul territorio.
I ragazzi sono abituati ad associare alla campagna un’idea di tradizione e naturalità del paesaggio che in realtà è molto lontana dai fatti. Il territorio agricolo è infatti fortemente antropizzato: è frutto di un’incessante azione di trasformazione da parte dell’uomo che negli ultimi cinquant’anni ha subito un’accelerazione fortissima.
Se potessimo confrontare in classe l’immagine di un luogo agricolo con una fotografia scattata dallo stesso punto, ma negli anni Quaranta potremmo notare insieme ai ragazzi molte differenze: l’estensione di coltivazioni e appezzamenti, l’assenza dei grandi capannoni, forse una presenza maggiore di canali irrigui.
La crescente domanda di prodotti agroalimentari ha portato a introdurre nella pratica agricola e dell’allevamento logiche di sfruttamento industriale che hanno portato vantaggi, in termini di quantità disponibili, ma anche grandi svantaggi.
L’aumento dell’inquinamento atmosferico, la perdita di grandi superfici boschive, l’impoverimento dei suoli, l’estinzione di molte specie, l’omologazione di un paesaggio che oggi ci sembra tutto uguale. Come risponderà l’agricoltura del futuro a queste criticità?
Il video è tratto dal corso di Tecnologia per la Scuola secondaria di primo grado UPgrade. Tecnologia al futuro.
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