Parlare con i nostri allievi di energia è sempre interessante e utile, specialmente toccando temi di attualità e interpretando dati. Spesso a loro sembra che l’idea di investire sforzi e ricerche nello sviluppo di tecnologie che sappiano sfruttare le fonti rinnovabili sia scontata, poiché il concetto stesso di fonte rinnovabile fa pensare che non esistano alternative per investimenti di buon senso.
È però importante ricostruire un quadro generale che faccia capire loro perché non è sempre stato così e perché sono state percorse altre strade. Purtroppo il XX secolo è stato caratterizzato da una tendenza completamente opposta: i consumi energetici sono aumentati di ben dodici volte rispetto al secolo precedente e, per esaudire tale richiesta, si è lavorato molto sullo sfruttamento di risorse di origine fossile, badando esclusivamente alle prestazioni e decisamente poco alle relative ricadute sull’ambiente.
Le crisi energetiche, ma anche una prima sensibilità ambientalista saldamente radicata negli anni Sessanta, mostrano invece come il Pianeta non sia un giacimento infinito con cui alimentare l’idea di progresso, ma una preziosa eredità da condividere con le generazioni future. L’idea di sostenibilità ambientale nasce proprio per invertire questa tendenza “energivora” e proporre nuovi modelli di crescita. Per questo l’Agenda 2030 ha definito l’obiettivo 7 come “Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”.

Per condividere con i ragazzi questo principio e mostrare loro la concretezza delle azioni che le Nazioni stanno portando avanti per costruire un futuro diverso e migliore è utilissimo provare a chiedere loro di cercare e conservare articoli (presi dal web o da giornali) che consentano di realizzare un breve regesto di “buone notizie ambientali”.
Potrebbe essere un lavoro interessante da sviluppare nel corso del terzo anno: la creazione di un repository di good news che sappiano costruire una narrazione “al positivo” degli sforzi fatti per utilizzare meglio le risorse del Pianeta A, visto che non ne esiste uno B. Siccome l’insegnante deve sempre dare il buon esempio tenete d’occhio i giornali e i media durante l’estate: spesso nel mese di luglio vengono pubblicati i dati relativi ai consumi dell’anno precedente.

Quest’anno per esempio in Italia è andata molto bene nell’ambito del ricorso alle energie rinnovabili. Oltre il 36% dell’energia elettrica immessa sul mercato è stata ottenuta tramite impianti idroelettrici, geotermici, fotovoltaici o eolici, con questi ultimi protagonisti assoluti di un incremento del 24% rispetto all’anno precedente. Il nostro Paese, spesso poco attento ai suoi successi quando derivano da comportamenti virtuosi, è attualmente al terzo posto in Europa quando si tratta di produrre energia pulita. Un ottimo risultato da condividere per seminare e diffondere cittadinanza consapevole nei futuri adulti.