Stufi della sequenza “Seconda Guerra Mondiale – Energia Nucleare – Guernica”? Quante volte durante gli esami conclusivi abbiamo sentito proporre percorsi interdisciplinari davvero originali e curiosi? In presenza come in DAD, il problema si pone. Non solo per arginare la noia della ripetizione seriale di temi sempre uguali, ma anche per ritrovare quella condizione di autenticità che è essenziale nella valutazione per competenze. Un percorso interdisciplinare deve infatti essere utile a misurare l’autonomia e la progettualità nelle scelte, non solo le conoscenze dei singoli argomenti. Ma cosa proporre per accompagnare tutti i ragazzi (anche i meno autonomi…) a costruire un insieme di collegamenti davvero efficace e originale?
Penso che un buon modo possa essere quello di partire da tematiche attuali e sentite, permettendo a ciascuno di loro di fornire anche contributi personali, che attingano a interessi personali da valorizzare. Perché non far scegliere loro uno dei Goal dell’Agenda 2030? Presentate loro la griglia e fate scegliere a ciascuno un argomento, assegnando il compito di costruire una mappa concettuale che parta da argomenti affrontati durante l’ultimo anno, ma aperta a suggestioni personali. Il Goal 13 dedicato alla lotta contro il cambiamento climatico è per esempio uno di quelli che sicuramente meglio si prestano a realizzare un elaborato convincente e ricco.

Partiamo da Scienze e definiamo il fenomeno: le emissioni di gas a effetto serra legate alle attività umane sono al massimo nella storia e se la tendenza non cambierà produrranno gravi effetti su clima che non potranno essere arginati. È qui possibile articolare il discorso grazie alle proprie conoscenze sulle risorse del pianeta e collegare le energie rinnovabili per Tecnologia: magari mostrando fotografie di come il proprio territorio è attivo nell’ambito del loro sfruttamento.
Passiamo poi a Geografia: il cambiamento climatico riguarda tutti i paesi e tutti i continenti, quindi per questa disciplina non c’è che l’imbarazzo della scelta. Un modo molto consapevole di affrontare l’argomento potrebbe essere caratterizzato da una semplice ricerca di dati sulle attività antropiche della nazione scelta e sulle strategie messe in campo per ridurne l’impatto. Una ricerca come il Climate Change Performance Index potrà essere molto utile per orientare il proprio lavoro: ad esempio nel 2019 Svezia, Marocco e Danimarca sono stati i paesi più virtuosi nel contrastare il fenomeno.
Per un contributo significativo in Inglese potrebbe essere interessante riprendere il video del discorso di Greta Thumberg alla Cop24 di Katowice del 2018 traducendolo e commentandolo. Per la lingua Francese perché non un contributo sull’accordo di Parigi del 2015? Potrebbe essere interessante ricostruire l’evento proprio partendo dal luogo che lo ha ospitato, magari attraverso articoli di giornale o contributi trovati sul web.
Arte e Immagine e Musica aprono a contenuti più personali e vicini alla sensibilità di coascun allievo: consiglio a tutti (grandi e piccoli) di fare un bel giro sul sito di questo artista per trovare suggestioni utili. Inoltre alcune riviste musicali hanno stilato una classifica delle 50 canzoni che possono essere considerate una vera e propria colonna sonora dei Fridays for Future. È possibile consultarne una a questo link comprendendo come la sensibilità nei confronti dell’ambiente non sia affatto nuova, ma abbia radici proprio nella cultura musicale, specialmente nel Rock e nel Pop.
E per Letteratura Italiana? Qualche anno fa all’esame di maturità ha fatto capolino il poeta Giorgio Caproni, che con i suoi versi ha affrontato il tema del rapporto uomo-natura in modo davvero ricco… Se è vero che difficilmente si riesce a inserire nella programmazioni i poeti italiani più recenti, perché non lavorare su una lettura proposta sicuramente ai ragazzi durante il triennio come Il Cantico delle Creature di Francesco d’Assisi? Inoltre molti libri trattano il tema in modo assolutamente accessibile e alcuni potrebbero essere stati assegnati durante l’anno.
I collegamenti si chiudono con le Scienze Motorie: ad esempio mostrando come certe forme di mobilità “green” (bicicletta, monopattino, skateboard… ma anche la canoa e la barca a vela: proprio come Greta!) possano essere associate all’attività fisica giornaliera, unendo il rispetto per l’ambiente alla tutela della propria salute.

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