Protagonista della rubrica sulle attività laboratoriali è oggi il goal numero 2 dell’Agenda 2030. Ho già toccato il tema della povertà alimentare in occasione del brainstorming del 28 Gennaio scorso: la risorsa cibo non va infatti soltanto ridistribuita in modo equo dal punto di vista della quantità, ma anche salvaguardando l’equilibrio fra i diversi principi nutritivi. Parlare di cibo in termini di sostenibilità significa quindi riconoscere nella povertà alimentare in primo luogo un grave problema di esclusione sociale.
Nell’esercitazione proposta si cerca invece di lavorare a favore dell’inclusione puntando sulla grande ricchezza offerta dalle diverse abitudini alimentari legate al luogo di provenienza di ciascuna famiglia.
Ciascuno degli allievi è abituato a mangiare cose che magari appartengono alla tradizione culinaria della regione o della nazione di provenienza dei propri genitori o dei propri nonni. Molti di questi cibi vengono preparati in alcuni momenti dell’anno o in occasione di festività particolari. Quali sono le ricette di queste prelibatezze? Da dove provengono le materie prime che vengono impiegate per realizzarle? Come possono essere raccontate? Il progetto funziona bene se svolto a coppie o in terzetti.
Materiali e strumenti
PC o tablet, fogli per appunti
Il progetto
1. In classe svolgi un brainstorming sui cibi che più rappresentano la cucina di casa per gli allievi. Quali sono i piatti che vengono cucinati più di frequente? Come cambia la dieta in base alle stagioni? Ci sono cibi che vengono cucinati appositamente per alcune occasioni particolari come feste, ricorrenze, momenti speciali? Quali sono gli ingredienti che vengono utilizzati per cucinare il piatto? Realizzate insieme una lista di piatti regionali che possa il più possibile rappresentare tutti i mesi dell’anno o almeno quelli di scuola.
2. Organizza gruppi di due o tre persone. Scegliete uno dei piatti proposti durante il brainstorming e, come compito a casa, chiedi di realizzare un’intervista a chi (mamme, papà, nonni…) è solitamente coinvolto nel cucinarlo o nella preparazione degli ingredienti. Gli allievi dovranno preparare una lista di domande che consentano di ricostruire la ricetta del piatto. Quali sono gli ingredienti? Quali le tecniche di preparazione? Quali i tempi di cottura?
3. Inoltre, sarebbe molto interessante scrivere un piccolo testo che riporti una storia o un aneddoto che racconti di come il piatto si inserisce nella tradizione del paese o della regione a cui appartiene o alla storia della famiglia.
La costruzione
1. Impostate insieme una pagina di ricettario sul PC: con un programma di videoscrittura dividete in due lo spazio di un foglio A4 realizzando due caselle di testo.
2. Nella prima andrà inserito il racconto della tradizione corredando il testo con un’immagine che potrà essere cercata sul web o recuperata grazie all’intervistato. Nella seconda andrà ricostruita la ricetta realizzando un elenco degli ingredienti e un breve testo che definisca le procedure di preparazione e cottura degli alimenti. Ricorda ai ragazzi di salvare il file con il nome della ricetta su una cartella in cui raccoglierete tutti i vostri lavori.
3. Impostate insieme una tabella di foglio elettronico con 4 colonne e 13 righe. La tabella andrà settata sul formato “testo”. In colonna: riportate dalla seconda alla tredicesima casella i nomi dei dodici mesi dell’anno. In riga: andrà riportata sulla seconda casella la scritta “primo”, sulla terza “secondo” e sulla quarta “dolce”. Inserite nelle altre caselle i nomi dei piatti classificandoli in base al genere e al mese dell’anno a cui appartengono. Per ciascuna casella create un link con la funzione inserisci>link multimediale a cui legare il file di ciascuna ricetta.
4. Con l’aiuto dell’insegnante di Scienze provate a costruire delle tabelle in cui riportare il numero di calorie presenti in ciascuno dei piatti cucinati.