Una forma diversa di inquinamento
L’inquinamento elettromagnetico è un fenomeno oggi molto studiato, causato dalle radiazioni emesse dai campi magnetici. Molti approfondimenti sono stati condotti per comprenderne appieno gli effetti sugli esseri viventi. È accertato che radiazioni molto intense possano interferire con gli impulsi nervosi e con il funzionamento muscolare oltre a provocare un surriscaldamento dei tessuti.
Purtroppo, però, sempre più spesso si trovano indicazioni relative al fatto che anche l’esposizione a radiazioni deboli determini effetti biologici (alterazioni del comportamento animale, delle capacità di apprendimento, interferenze con il sistema endocrino animale e con i processi di crescita delle piante).
L'esperimento danese
Famosa in questo ambito è l’esperienza condotta da cinque studentesse danesi che nel 2013 provarono a studiare gli effetti del cosiddetto “elettrosmog” sulla crescita delle piante. L’idea venne loro dal sospetto che la vicinanza del cellulare durante il sonno potesse provocare loro cali di attenzione durante le attività scolastiche mattutine.
Non essendo scienziate di professione, le ragazze scelsero di effettuare il loro esperimento utilizzando cose comunemente a disposizione: collocarono sei vasi di piante in una stanza completamente priva di onde elettromagnetiche e altri sei in un altro ambiente con due semplici router per il traffico internet.
Dopo un attento monitoraggio su dimensioni, peso, aspetto delle piante e aiutandosi con un minuzioso studio fotografico, le cinque amiche poterono facilmente confrontare i parametri di crescita evidenziando il ritardo dei sei vasi collocati nella stanza contaminata. In un clima di profondo scetticismo questo lavoro, nato come ricerca di scienze a scuola, provocò un grande dibattito e portò l’attenzione dell’opinione pubblica su un tema oggi molto approfondito.
Come prevenire effetti indesiderati
I valori limite internazionali imposti dagli standard normativi proteggono comunque dalle radiazioni che possono provocare tali effetti. In Italia, inoltre, questi livelli di emissioni sono notevolmente più bassi rispetto ad altri paesi europei grazie alla vigilanza dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente (ARPA), ente che coordina campagne di misura dell’inquinamento elettromagnetico e che è anche responsabile delle autorizzazioni necessarie per l’installazione e la modifica degli impianti Radio-TV-Cellulari.
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