Applausi per Willis
Il 21 dicembre 2023 passerà alla storia come il giorno in cui un tredicenne ha “finito” Tetris. Willis Gibson, noto ai gamer (e ai loro genitori boomer) come Blue Scuti ha letteralmente mandato in crash il videogioco, raggiungendo il 175o livello grazie alla messa a punto di una nuova tecnica che affina in modo estremo la coordinazione occhio- mano.

Questo risultato è straordinario anche per chi si occupa di apprendimento: Tom Stafford, un noto docente di Scienze Cognitive, ha esclamato con entusiasmo che Willis ha dimostrato come imparare sia una pratica attraverso cui le possibilità umane possono estendersi in modo impressionante: è infatti convinto che l’era digitale offra sempre più occasioni per esplorare nuove prestazioni che riguardano aspetti dell’arte, della scienza e della cultura, Tetris incluso.
Insomma: ancora una volta geometria, gioco e apprendimento mostrano la straordinaria opportunità di far fare passi avanti al genere umano, unendo individui di generazioni molto diverse che imparano reciprocamente. Ci mostrano come l’apprendimento sia davvero un ponte fra generazioni da portare sempre nel nostro lavoro a scuola, specialmente in un tempo, il nostro, in cui adulti e ragazzi sono molto meno lontani di quanto sembri.

Eccovi una piccola esercitazione che, in qualche modo, prova a lavorare proprio sul tema del ponte: condividetela con i vostri allievi, divertendovi insieme a loro. I protagonisti sono un giovanotto di tanti anni fa, un professore straordinario (anche se a volte un po’ noioso, come tutti i prof) e… Tetris. O meglio: il suo antenato.
Un cubo speciale
Il cubo soma è un rompicapo inventato nel 1936 da Piet Hein mentre… si stava annoiando! Succede anche alle menti migliori quindi: l’immaginazione e le buone idee arrivano sempre in nostro soccorso quando la nostra attenzione viene meno.
Sebbene il nostro Kumbel – soprannome con cui il matematico, scrittore e inventore è diventato noto – stesse seguendo una lezione di meccanica quantistica dell’arcinoto fisico Heisenberg, nella sua mente si scatenò una vera e propria partita di Tetris ante litteram e il nostro rompicapo prese vita… anche se venne prodotto e commercializzato soltanto nel 1970.
I sette pezzi devono essere montati nella forma di un cubo composto da 3 x 3 x 3 moduli. Ciascuno di essi rappresenta un tetramino, cioè una delle sei forme che si possono costruire con quattro cubetti da un modulo uniti solo e soltanto su una faccia. Esiste infine un settimo pezzo formato da tre cubetti. La sfida consiste nel trovare la giusta strategia per ricomporre il cubo.
Il cubo soma con TinkerCAD
Proveremo ad “annoiarci” come Kumbel, realizzando il cubo soma con TinkerCAD, un programma open source, utilizzabile online. Colleghiamoci al sito www.tinkercad.com e, se non lo abbiamo ancora fatto, procediamo con la registrazione. Una volta entrati, procediamo con selezionare la voce “progetti 3D” e a cliccare sul tasto “crea nuovo progetto” per elaborare il nostro oggetto 3D esportabile per la stampa.

- Per prima cosa assegniamo un nome al file in alto a sinistra: utilizziamo ad esempio la parola “cubosoma”.
- Trasportiamo ora sul piano di lavoro – un riquadro grigliato azzurro – le forme geometriche utili a costruire il nostro rompicapo: le troviamo proposte nella finestra a destra.
- Le misure delle forme, che si possono trascinare sul piano di lavoro, possono essere modificate attraverso la finestra di informazioni. È possibile selezionare, oltre agli elementi geometrici di base, anche una serie di oggetti già modellati presenti in libreria, ma oggi siamo decisamente poco esigenti: inseriamo un cubo di base di misura 30x30x30 mm.
- Copiamo e incolliamo quattro volte attraverso la combinazione di tasti ctrl+c e ctrl+v e utilizziamo le frecce per spostare i cubetti in modo da ottenere i diversi tetramini.
- Usiamo lo strumento righello e la griglia quadrettata per controllare il posizionamento di ciascun cubo: grazie alle “ancore” (gli elementi attivi che riconoscerai facilmente su vertici e superfice), potrai agganciare perfettamente fra loro gli elementi.
- Ora esporta il file con l’estensione .STL: puoi stampare gli oggetti con colori diversi per rendere il modello sempre più simile all’originale.
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