I COMPITI DELLE VACANZE… DI TECNOLOGIA???
Le vacanze estive sono una pausa importante: durante questo lungo stop si recupera tempo libero e una quotidianità senza i ritmi serrati dell’apprendimento scolastico. Molto spesso l’assegnazione di compiti viene percepita come poco rispettosa di questo lungo momento di riposo e altrettanto spesso si polemizza sulla reale necessità di lasciare agli studenti “qualcosa da fare” prima del rientro a settembre.
In Tecnologia molte competenze vengono acquisite attraverso il fare: la pratica e l’esercizio insieme alla metacognizione (la capacità di riflettere sul proprio operato) sono un cortocircuito da alimentare continuamente per non ripartire ogni volta da zero e non causare la perdita di apprendimenti richiamata in diversi saggi di settore dedicati al tema.
POCHI, BUONI, STEM
Da sempre sostengo la causa del “pochi, ma buoni”: spesso addirittura pochissimi, ma sempre dedicati al disegno tecnico o geometrico. La scelta è facilmente comprensibile: disegnare è un buon modo di descrivere la realtà mettendo a punto e mantenendo rodate le proprie competenze geometriche.
Nella quotidianità delle vacanze estive ci sono tantissimi elementi che possono essere osservati e riprodotti grazie al sistema delle proiezioni ortogonali, in montagna come al mare… La prima proposta che faccio per tenervi compagnia in questi mesi è dedicata a un oggetto temporaneo. D’inverno sparisce, ma quando ricompare annuncia sempre il ritorno della bella stagione e, insieme a ombrelloni e sdraio, caratterizza le nostre coste: la cabina della spiaggia.
Il disegno step by step
1. Partiamo da PV: disegnare un prisma con base 4 cm e altezza 7 cm. La base della cabina sarà un quadrato di 4×4 cm.
2. Dal punto medio della base superiore tracciare un segmento di 1,5 cm: si troverà il colmo del tetto. Congiungere questo punto con i due vertici superiori del rettangolo per completare il prospetto.
3. Partire dal punto medio della base del triangolo e realizzare un cerchio di diametro 0,5 cm: per tracciarlo sarà meglio utilizzare un circolimetro o una mascherina, perché il compasso con queste misure molto piccole non garantisce stabilità e precisione. Il tetto della cabina potrà avere un piccolo spessore da realizzare con misura a piacere.
Proiettare il solido su PO e PL immaginando che il cerchio sia la base di un cilindro che scava il prisma. Non dimenticare quindi di realizzare i tratteggi.
4. La cabina osservata su PO avrà il colmo del tetto in vista, sarà necessario quindi curare per bene il ripasso degli spigoli per evidenziare correttamente la forma.
È possibile ripetere la costruzione su PV realizzando una sequenza che ricordi davvero un allestimento balneare.
Foto cover: Volodymyr TVERDOKHLIB/Shutterstock