Internet è una risorsa eccezionale, ma deve essere gestita con senso critico e competenza. Senza queste condizioni la rete può anche fare paura perché, sebbene si tratti di uno spazio virtuale, ci porta a contatto di una grande quantità di persone non sempre conosciute e perché ci proietta in un mondo parallelo che deve sempre avere legami con il contesto reale per essere utilizzato al meglio.
Il 5 febbraio è il Safer Internet Day, una ricorrenza importante che dal 2004 serve a sensibilizzare tutti gli operatori della rete a un uso più avveduto di questa immensa risorsa. I prof. di Tecnologia avranno un ruolo crescente e importantissimo nell’educazione all’uso consapevole dei media degli allievi “nativi digitali”, perché sempre più spesso sono un punto di riferimento per le domande dei ragazzi su temi relativi a usi propri e impropri di internet. Per affrontare al meglio questa grande sfida educativa di cittadinanza digitale consapevole possiamo partire proprio dal 5 febbraio, celebrandolo attraverso lezioni e attività che ricordino alcune regole fondamentali per navigare in modo sicuro.
1) Non tutto ciò che si legge è vero
In Internet si trovano notizie interessanti, ma anche grosse bugie. Fortunatamente però, grazie ai motori di ricerca, è spesso molto facile fare anche verifiche opportune. Non credere mai a una notizia “sensazionale” senza conoscere l’attendibilità della fonte che l’ha pubblicata e senza fare qualche indagine: potrebbe trattarsi di una fake news. Con questa parola si allude a notizie false diffuse tramite internet. È un fenomeno sempre più diffuso e molto articolato, finalizzato a pilotare l’opinione pubblica in modo fraudolento.
2) Attenti a chi si conosce sul web
Internet consente di moltiplicare le proprie conoscenze in modo molto veloce. Le persone che si incontrano attraverso la rete non hanno però maggiore confidenza fra loro rispetto a quelle che si frequentano nella vita reale. Un rapporto di conoscenza, di amicizia o di amore è una delle poche cose che non vengono rese più rapide da internet. Va costruito nel tempo, sia sul web che fuori.
3) Segnalate sempre ciò che ritenete inappropriato
Se il contenuto di un post, un’immagine o un’affermazione vi offende in qualsiasi modo o vi sembra inappropriato, valutate la possibilità di segnalarlo a chi gestisce la piattaforma. È possibile farlo con semplicità attraverso apposite procedure e mantenendo l’anonimato.
4) Attenti a ciò che pubblicate
Dovete sempre essere sicuri di avere l’autorizzazione per pubblicare cose che non sono vostre. Immagini, file audio, testi che non avete realizzato o che coinvolgono altre persone (ritratte in una fotografia, registrate o autrici di messaggi) non possono essere gestiti liberamente senza chiedere il “permesso”.
5) La parola “amico” è speciale
Nella vita reale come in rete un follower non è necessariamente anche un amico. Un amico è una persona a cui si possono rivelare segreti, che ci vuole bene e che ci conosce da tempo: non un avatar insomma!
6) Non fate i bulli
Internet rende più efficace ogni forma di comunicazione, anche quella violenta. È molto più interessante farsi notare per ciò che si pensa e per cose positive che non per la propria capacità di offendere gli altri e per la propria prepotenza. Compiere azioni aggressive attraverso strumenti elettronici (sms, mms, immagini, foto o videoclips, chiamate telefoniche, e-mail ecc.) che mirano a far male o a danneggiare una persona è cyberbullismo: un modo sbagliato di utilizzare la rete che viene combattuto da molte istituzioni, come la scuola e la Polizia Postale.
7) Chi condivide contenuti o informazioni che ci appartengono deve chiedere il permesso
La nostra immagine è come l’ombra di Peter Pan: è nostra e nessuno ce la può “tagliare” per impossessarsene. Esattamente come le notizie che ci riguardano o i contenuti digitali che siamo in grado di produrre. Nessuno può prendere liberamente cose nostre senza chiedercelo, e se lo fa dobbiamo segnalarlo o rivolgerci alle autorità.
8) Scaricate contenuti “liberi” o pagate i diritti
In internet ci sono numerosi prodotti digitali che vengono ceduti gratuitamente dai loro creatori e che possono essere usati da tutti: articoli, fotografie, file musicali, filmati, software. Perché rubare quando ci viene regalato qualcosa? Esistono anche molti contenuti a pagamento che, come ogni prodotto, vengono regolarmente venduti poiché servono ai propri autori a mantenersi. Realizzare prodotti digitali è un lavoro come un altro: non c’è ragione per cui questa attività non debba essere retribuita.
9) Non condividere dati, informazioni o immagini intime e riguardanti la sfera personale
Ci sono fotografie, messaggi, notizie che riguardano noi stessi e che possono essere condivisi con pochissime altre persone. La rete può consentirne una diffusione ampia ed estremamente inappropriata, specialmente attraverso gli smartphone. Una delle situazioni purtroppo più frequenti legate a questa forma di abuso riguarda la diffusione di immagini di nudo o che possono essere legate alla sessualità. Questa pratica viene chiamata sexting.
10) Scegliete bene le password
Una “parola d’ordine” serve a mantenere un segreto. Se è troppo semplice potrebbe essere scoperta rapidamente. Ma anche usare codici troppo complessi è rischioso: uno potrebbe dimenticarli. Scegliete password che riuscite ad associare a cose che ricordate (eventi, situazioni), ma non troppo facilmente riconducibili a dati personali (la data di nascita, il proprio nome ecc.).
11) Non si è mai soli davvero nel mondo reale
Anche in Italia si sta ormai diffondendo il fenomeno degli hikikomori, ragazzi molto intelligenti ma timidi, introversi, che di fronte alle difficoltà di tutti i giorni preferiscono chiudersi a riccio e isolarsi. Molti scelgono una forma di reclusione totale, mantenendo un unico legame con il mondo esterno: quello che offre il loro pc attraverso internet. L’inadeguato utilizzo della rete può indurre inoltre una situazione di dipendenza psicologica: intervallate sempre l’utilizzo dei vostri device con una bella passeggiata, con attività sportiva, una merenda in compagnia. In quelle situazioni non avete la necessità di essere iperconnessi: mettete il cellulare nello zaino, leggerete i messaggi più tardi.