Chi non ama la pixel art?
Imparare a disegnare le figure geometriche più semplici è un buon punto di partenza per scoprire tutti i segreti del disegno tridimensionale. Anche in questo caso è possibile coinvolgere il mondo dei videogame in semplici attività che traggono ispirazione proprio dalla loro grafica che, nel corso degli anni, è diventata una vera e propria modalità estetica.
Le prime schede video non consentivano prestazioni tali da realizzare sfondi e sprite particolarmente definiti e quindi le forme grafiche dei videogiochi degli anni Ottanta e di buona parte dei Novanta sono caratterizzate da schemi semplici, basati sull’accostamento di quadrati più o meno piccoli, che definivano figure realizzate mediante campiture colorate. Nelle versioni più evolute, questi schemi venivano declinati in modo tale da conferire tridimensionalità a personaggi, testi e ambientazioni: è possibile far provare ai nostri allievi qualche trucchetto “analogico” ispirato a quei piccoli capolavori di pixel art per far capire loro i rudimenti dell’assonometria.
Assonometria e videogame
Per iniziare, fateli esercitare con una semplice griglia di 1 cm x 1 cm e con una scatola di colori. Proponete loro un soggetto molto semplice, come le lettere dell’alfabeto e le cifre, per poi passare a qualcosa di più complesso, come un fantasmino di Pac-man o delle semplici emoticon per esempio.
- Tracciare gli assi dell’assonometria monometrica.
- Tracciare una griglia di 5 cm x 5 cm sul piano xy con la tecnica dello scorrimento delle squadre parallele agli assi.
- Tracciare la stessa griglia sui piani xz e yz con la stessa tecnica, tenendo conto dei parallelismi.
- Disegnare con colori diversi tre lettere a scelta: una per ciascun piano. Fate osservare loro come ciascuna di esse si deformi in base al piano su cui giace.
Fate loro applicare lo stesso metodo in assonometria isometrica e cavaliera. Fate loro osservare le differenze sui diversi piani di giacitura.
Esperimenti di geometria piana
Passiamo ora dalla pixel art alla geometria piana e proviamo far loro disegnare alcuni poligoni regolari. Anche in questo caso utilizzeremo delle griglie nelle quali inscrivere le figure, ma attenzione: una grigia regolare non sempre è adatta alla costruzione di un poligono regolare perché i vertici della figura potrebbero non coincidere con i punti della griglia.
Per queste figure è necessario realizzare delle griglie personalizzate, da mostrare ai ragazzi prima di lavorare in assonometria:
- Disegnare il pentagono e la sua griglia personalizzata
- Tracciare gli assi dell’assonometria monometrica
- Riprodurre la griglia riportando con precisione le misure sul plano xy con la tecnica dello scorrimento delle squadre
- Tracciare la stessa griglia sui piani xz e yz con la stessa tecnica
- Ripassare la figura su ciascun lato con la mina HB: anche in questo caso, fate osservare agli allievi come ciascuna di esse si deformi in base al piano su cui giace.
Applicare lo stesso metodo e disegnare la stessa figura in assonometria isometrica e cavaliera è un’esperienza davvero utilissima: quali differenze sapranno osservare sui diversi piani di giacitura?
Ripetete l’esercizio realizzando la costruzione di altri due poligoni regolari, come per esempio esagono e ottagono sui diversi piani di giacitura… anche se i veri nerd potrebbero addirittura cimentarsi con un draghetto di Bubble- Bobble!
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